Scommesse, le insegne non si toccano

di Valentina Cervelli Commenta

Le insegne non si toccano: a quanto pare le agenzie legali di scommesse potranno mantenere la loro insegna e logo senza bisogno di coprire o smontare qualcosa e tutto grazie all‘Agcom.

Dal prossimo 8 agosto, l’Italia infatti vieterà le pubblicità del gioco d’azzardo e delle scommesse: una parte di esse infatti rientra nel divieto di pubblicità, in teoria pensato per proteggere le persone da nevrosi e dipendenza da gioco d’azzardo  parte del decreto Dignità. Come si può riuscire ad evitare di rinunciare alle proprie insegne? Grazie alle linee guida del garante delle Comunicazioni, create con l’intenzione di spiegare agli scommettitori ed alle agenzie cosa cambia con la messa in atto di queste nuove norme.

Nel caso specifico le insegne, che sembravano dover cadere come prime vittime, causando tanto malcontento, non risultano essere pubblicità secondo la legislazione ma sono dei marchi che tra l’altro rappresentano uno dei maggiori distinguo tra le attività legali e quelle che non lo sono. E’ specificando ciò che l’Agcom ha sancito il diritto di esistere delle insegne di tutti quelle edicole, tabacchi ed agenzie che tra le loro attività consentono anche alla popolazione di giocare a lotto, superenalotto e schedine calcistiche varie.

Non sarà però possibile per gli stessi esporre pubblicità che attirino con la promessa di grandi vincite.  In materia di pubblicità e scommesse l’Agcom è impegnata in una ulteriore battaglia, ovvero quella che vorrebbe l’oscurazione da parte delle emittenti tv di tutte le pubblicità di queste agenzie anche quando le stesse compaiono negli stadi, italiani e non, e sulle magliette dei giocatori durante le partite in diretta ed in differita.

 

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