Calcioscomme, il Chievo patteggia: 80.000 euro di ammenda. Ascoli, per Micolucci 14 mesi di squalifica

di Redazione Commenta

 Un’ammenda di 80 mila euro da pagare: é questa la sanzione inflitta alla società di calcio del Chievo Verona, da parte del collegio giudicante della Commissione Disciplinare, nell’ambito del processo sul calcioscomesse. La società di Luca Campedelli, dopo aver patteggiato col procuratore federale Stefano Palazzi, ha chiuso il procedimento a suo carico e quindi pagherà la sola ammenda legata alla responsabilità oggettiva per scommesse effettuate da parte del suo tesserato Stefano Bettarini.

E’ il giorno più importante della mia vita“. Queste le prima parole di Vittorio Micolucci dopo la chiusura del procedimento disciplinare a suo carico nella vicenda del calcioscommesse. Il difensore dell’Ascoli esce dunque dal procedimento con 14 mesi di squalifica, pena patteggiata con il procuratore federale Stefano Palazzi che ha definito “molto utili ai fini dell’indagine le dichiarazioni rilasciate dallo stesso calciatore“. Il patteggiamento è stato poi accettato dal collegio giudicante. “Voglio ringraziare i miei avvocati e tutti coloro che hanno reso possibile questo. Sono soddisfatto di esserne uscito nel migliore dei modi possibile e di aver collaborato. Adesso voglio solo ricominciare da capo – dice poi Micolucci, che era accusato di associazione finalizzata all’illecito sportivo, tentato illecito sportivo per Livorno-Ascoli e Ascoli-Atalanta e omessa denuncia per Novara-Ascoli -. E’ stata una notte di riflessione e dubbi. Una notte lunghissima, ma ne è valsa la pena, ora voglio solo ricominciare da capo. Anche se ho 28 anni penso di potercela fare“.

 

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