Calcioscommesse, ecco i reati per i tesserati e le società

di Redazione Commenta

 Vediamo cosa rischiano in concreto le società e i tesserati deferiti dal procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi. Il capitano dell’Atalanta rischia infatti sino a tre anni di stop per violazione degli articoli 7.1 e 7.5, riguardanti l’illecito sportivo, così come il suo compagno di squadra Manfredini. Le due partite che hanno inguiato i due calciatori orobici sono Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta. Alquanto curiosa la posizione di Stefano Bettarini, che é accusato di mancanza di lealtà sportiva per aver scommesso su due gare (Atalanta-Piacenza e Inter-Lecce): l’anomalia è però legata al ruolo dell’ex terzino, che risulta, stando alle carte di Palazzi, tesserato per il Chievo ma con un ruolo non meglio definito. Si attende a breve un comunicato di chiarimento da parte della società scaligera.

LA POSIZIONE DI ATALANTA E CHIEVO – Per i motivi su citati, i club sono stati deferiti per responsabilità oggettiva e, nel caso dell’Atalanta, oltre che per responsabilità presunta. Le due società però, non dovrebbero rischiare la retrocessione: se per il Chievo si parla di ammenda pecuniaria, per i nerazzurri ci potrebbe essere qualche punto di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato.

ASSOCIAZIONE PER ILLECITO – Molto più complessa la posizione dei tesserati che sono stati deferiti dalla procura della Federcalcio per il reato di “associazione finalizzata alla commissione di illeciti“: Marco Paoloni, Gianfranco Parlato, Mauro Bressan, Giuseppe Signori, Antonio Bellavista, Carlo Gervasoni, Giorgio Buffone, Vincenzo Sommese, Gianluca Tuccella, Vittorio Micolucci e Massimo Erodiani. Secondo il procurtore Palazzi, si sarebbero “associati fra loro al fine di commettere una serie indeterminata di illeciti disciplinari, fra i quali illeciti sportivi e effettuazione di scommesse illecite, operando con condotte finalizzate ad alterare il regolare svolgimento e il risultato di gare dei campionato nazionali“.

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