Coronavirus: ripartono lotto e superenalotto. Ferme le scommesse

di Valentina Cervelli Commenta

Lotto e SuperEnalotto ritornano ad allietare gli italiani: dal 4 maggio infatti i due giochi di scommesse offerti dal Monopolio di Stato escono dal loro periodo di quarantena innescato dalla pandemia di coronavirus. Una buona notizia per coloro che amavano questo tipo di scommessa e per i lavoratori di questo settore. Esclusi dal ritorno slot e scommesse sportive.

Tornano i giochi più popolari

Lo scorso 27 aprile hanno avuto il via libera il 10eLotto, Million Day, Winforlife e Vincicasa. Insieme al Lotto e al Superenalotto il prossimo 4 maggio saranno permesse anche le giocate all’EuroJackpot. Va detto che la maggior parte dei giocatori italiani aspettavano la ripresa di questi due concorsi quasi più della riapertura dei parrucchieri: non si tratta solo dell’atto della scommessa di per se stesso ma soprattutto del riavere la possibilità di tentare nei limiti del possibile la fortuna per poter sistemare la propria situazione finanziaria.

A livello statistico e storico lo stop del Lotto ha rappresentato un evento molto importante, dato che per la prima volta nella storia non è stato consentito nemmeno di continuare con la sua versione online: per quanto sembrerà impossibile, questo gioco non si fermò nemmeno nel corso degli ultimi due conflitti mondiali. Si racconta infatti di come nel 1943 vennero addirittura date istruzioni agli addetti alle estrazioni, su come comportarsi durante gli allarmi aerei.

Norme da rispettare e stop alle scommesse

Il 4 maggio si riapre ma i tabaccai, per consentire lo svolgimento dell’attività, dovranno continuare a garantire le misure di distanziamento sociale fino a ora rispettato. Perché non è stato dato il via libera, come inizialmente pensato per il prossimo 11 maggio, alle slot e alle scommesse tradizionali?

Molto ha sicuramente a che fare con la non ripartenza degli sport e la difficoltà del rispetto delle misure di sicurezza all’interno delle sedi. Quel che si pensa al momento è che qui in Italia la data potrebbe essere spostata ai primi di giugno quando riapriranno i bar, tenendo conto comunque delle norme da seguire, come gli ingressi contingentati, la sanificazione e la protezione di clienti e personale dei centri scommesse. Nell’0rdinanza arrivata a modificare quella direttoriale  n. 1251127/ru del 23 aprile 2020 si legge che:

[Vi è]  l’impossibilità di riapertura della raccolta presso esercizi per i quali non vige l’obbligo di chiusura, delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, ivi compresi quelli simulati e raccolta tramite dispositivi elettronici del tipo slot machine, inizialmente prevista per l’11 maggio p.v. e la possibilità di raccolta solo in modalità online che implicano una certificazione da parte del personale dell’agenzia.

Scommesse ancora al palo? Si. In attesa di delucidazioni ulteriori.

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