Si allarga ancora lo scandalo del calcioscommesse.
Dopo gli arresti della scorsa settimana ora spuntano nuovi nomi e nuove partite truccate anche nel campionato di calcio di serie A. Ieri il calciatore del Piacenza, Carlo Gervasoni, davanti ai magistrati ha parlato di altre dieci partite truccate, tre della quali sarebbero di Serie A.
Oggi spuntano invece fra le carte dell’inchiesta del calcioscommesse anche i nomi di Buffon, Fabio Cannavaro e Gattuso. I nomi sarebbero stati fatti in un’intercettazione telefonica che vede protagonista Nicola Santoni (l’amico di Doni ed ex preparatore dei portieri del Ravenna) e che non avrebbe però trovato alcuni riscontro da parte degli investigatori al momento. Nella conversazione si pone però l’accento su quanto il calcio sia corrotto. Sarebbero tre le partite sotto accusa nel massimo campionato di calcio, Palermo-Bari 2-1; Lazio-Genoa 4-2; Lecce-Lazio 2-4: secondo Gervasoni sarebbero le partite finite nell’occhio del mirino dell’organizzazione che alterava i risultati corrompendo i giocatori anche se per il momento mancano le prove.
Sarebbero coinvolti nello scandalo anche 20 giocatori di serie A. L’ex capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni (intanto a Bergamo è stata chiesta la revoca della benemerenza cittadina all’ex capitano che gli era stata concessa nel 2008) ha ammesso di aver scommesso solo per amore della squadra.
Obiettivo era di far promuovere la squadra in serie A sottolineando di non aver mai personalmente ottenuto alcun guadagno dalle scommesse ammettendo la sua collaborazione a combinare la vittoria nerazzurra col Piacenza, ma negando altri suo suoi coinvolgimenti.
Ma l’inchiesta rivela anche che Cristiano Doni e Stefano Bettarini potevano contare su un “talpa” (sarebbe la segretaria del Giudice sportivo, Stefania Ginesio) all’interno della sede della Lega calcio di Milano che potesse fornir loro informazioni importanti per difendersi nel processo davanti alla giustizia sportiva: ma i calciatori sono stati condannati ugualmente, Doni a 3 anni e 6 mesi, Bettarini a 14 mesi.
Photo credits | Getty Images