Calcioscommesse, Erodiani accusa Paoloni: “Voleva secondo flacone Minias”

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 Marco Paoloni, portiere della Cremonese e principale indagato nello scandalo scommesse, avrebbe addirittura pensato a “un secondo flacone” di Minias, per alterare il risultato di Cremonese-Paganese del 14 novembre dell’anno scorso. A rivelarlo è stato oggi Massimo Erodiani nel suo interrogatorio davanti al procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, su richiesta del quale è finito prima in carcere e poi ai domiciliari. “Quanto alla partita Cremonese-Paganese – racconta Erodiani a verbale – trattasi effettivamente di una partita che doveva finire con la vittoria della Paganese in trasferta“. Secondo Erodiani, il medico dentista Marco Pirani, anch’egli arrestato, “voleva fare questa partita per agevolare Paoloni perchè in caso di risultato conforme a quello da lui prospettato, avrebbe potuto azzerare o ridurre il debito che Paoloni aveva nei miei confronti“. Erodianiha inoltre palesato i propri dubbi riguardo alla possibilità di far vincere la Paganese “in quanto era squadra molto modesta, l’ultima in classifica che stentava a superare metà campo“. “Effettivamente il sabato prima della partita – ricorda il titolare di agenzie di scommesse – mentre mi trovavo al casello autostradale di Val Vibrata, dove mi ero incontrato con Pirani, quest’ultimo mi ha riferito che Paoloni era impazzito e che aveva intenzione di addormentare la sua squadra“. Secondo Erodiani, “Pirani aveva già effettuato il fax con il quale aveva trasmesso la ricetta a un tabacchino a Cremona che pertanto ipotizzò che fosse d’accordo. Per me in sostanza è stata una sorpresa. Ricordo che Pirani sospettò la possibilità che ci fosse la richiesta da parte del Paoloni di un secondo flacone. Pirani infatti mi consegnò l’originale proprio in vista della possibilità di inviare un secondo fax al fine di consentire al Paoloni di acquistare un secondo flacone“. Paoloni, ex portiere della Cremonese poi del Benevento, nel suo interrogatorio dell’altro giorno davanti al procuratore Roberto Di Martino, ha invece negato di aver somministrato il farmaco ai compagni di squadra.

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