Calcioscommesse, l’avvocato di Doni e Manfrendini ha chiesto l’assoluzione

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 E’ iniziata oggi la terza ed ultima giornata del processo di primo grado per il caso calcioscommesse è iniziata con una sorpresa: Paoloni, l’ex portiere della Cremonese e’ arrivato all’Hotel Parco dei Principi, dove é in svolgimento la fase dibattimentale, accompagnato anche dal legale e dalla moglie. Dopo che ha preso la parola l’avvocato Dinacci, legale di Santoni, ha incominciato la sua lunga arringa l’avvocato di Cristiano Doni e Thomas Manfredini, Filippo Pino, che ha puntato tutto la non credibilità del pentito Micolucci, giocatore dell’Ascoli che ha patteggiato la pena per 14 mesi.  Al termine della lunga arringa, durata circa un’ora e venti, ha chiesto il proscioglimento per entrambi: “Questo processo è già una pena. E’ dal primo giugno che il tam tam mediatico insegue questi ragazzi, sono inseguiti da titoli di giornali non sempre corretti – ha detto il l’avvocato Pino – Sono delle persone che svolgono una vita pubblica, ma non ci dimentichiamo che questi ragazzi hanno bisogno della vostra tutela. Cè l’afflittività del prima, di chi non ha avuto voce ed e’ stato sottoposto alla gogna” e concludendo, parlando in modo specifico di Cristiano Doni: “Voi dovete stabilire se Cristiano Doni puo’ presentare la propria faccia al calcio sulla base di una chiacchierata tra Santoni e Parlato. Quest’uomo deve terminare la sua carriera con questa ignominia? Non abbiate scrupolo nel proscioglimento, lasciate libero Cristiano di fare questa stagione, perché lo merita, non è possibile squalificare sulle voci e su una lettera anonima, non è ammissibile“.

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