Giro d’Italia 18^ tappa: di nuovo velocisti. Petacchi, occhio a Farrar e Boasson Hagen

di Redazione Commenta

Dopo la straordinaria prova che i corridori di alta classifica hanno riservato nel corso della 17^ tappa – corta in termini di chilometraggio ma durissima dal punto di vista della pendenza – il 18^ appuntamento è quello che trasferisce il plotone da Sulmona a Benevento per un totale di 182 Km. Si arriva quindi in Campania con negli occhi ancora l’impresa di Pellizotti, capace di staccare tutti in salita e mettersi dietro sia Menchov che Di Luca, ottimo secondo.

La partenza della tappa odierna è prevista per le 12.50: dopo parecchi chilometri in montagna, si torna in pianura e le previsioni danno per protagonisti indiscussi tutti i maggiori velocisti rimasti in corsa. Tra questi, non figura Cavendish, ritiratosi dopo il bel tris conseguito nel corso della 13^ tappa con arrivo a Firenze (nell’occasione bruciato Alessandro petacchi che ha avuto ancora una volta problemi e dissidi con Farrar). E sono proprio i due appena citati, i favoritissimi di oggi: Tyler Farrar e Alessandro Petacchi, senza trascurare in alcun modo le capacita di sprinter degli italianissimi Francesco Gavazzi e Dario Cataldo; dell’australiano Allan Davis e del francese Sebastien Hinault.

Neppure, dulcis in fundo, venga in mente di dimenticarsi del vichingo norvegese Edvald Boasson Hagen. Pochi gli ostacoli, si parte in salita: Subito dopo l’avvio salita con pendenze moderate per arrivare al gran premio della montagna di Pian delle Cinque Miglia, la nota stazione turistica di Roccaraso, Castel di Sangro, leggera risalita per Rionero Sannitico, si è già in Molise per entrare poi in Campania a Capriati a Volturno e percorrere la zona sovrastata dal massiccio del Matese per Alife, Piedimonte Matese, e Gioia Sannitica. Lievi dislivelli ma nulla di veramente impegnativo. Ancora Telese Terme, Santa Maria in Strada e quindi Benevento con un primo passaggio, breve circuito cittadino ed arrivo. Il beneventano non può non richiamare alla memoria la memorabile vittoria di Girardengo nel 1952.

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