Sale scommesse, quando riapriranno?

di Valentina Cervelli Commenta

Sale scommesse, quando riapriranno? E’ questa la domanda che si è costretti a ripetersi ancora una volta dopo un anno dal primo lockdown: quando questo settore ludico sarà sollevato da questa sofferenza che lo sta mettendo in ginocchio? Al momento non vi è ancora nessuna certezza.

Alte le perdite del settore

Si può andare solo ad intuito, anche dopo la conferenza tenuta dal premier Mario Draghi rispetto alle riaperture, visto che le sale giochi, le sale scommesse, le sale bingo e i corner non sono stati minimamente citate. In qualche modo sembra che si stia ripetendo la storia dello scorso anno quando il primo ministro Giuseppe Conte, tramite dpcm aveva dato il via libera alla riapertura di alcune attività, tra cui quelle legate al gioco solo dopo la ripresa di altre considerate prioritarie.

Lo scorso anno la riapertura delle sale gioco è avvenuta insieme a quella di teatri, cinema e palestre; per loro in linea teorica la riapertura potrebbe avvenire anche prima del primo giugno, giornata che molti nel settore delle scommesse pensano che possa coinvolgere anche i lavoratori di questo ambito ludico. Di certo se le sale scommesse non dovessero rientrare tra le riaperture di giugno, difficilmente si assisterà a un calmo confronto tra le parti.

Quel che è certo è che il settore delle scommesse sta soffrendo e non poco le conseguenze della pandemia di coronavirus. Secondo quanto riportato da Agipronews, l’agenzia stampa specializzata nel mondo dei giochi a pronostico e scommesse, le chiusure legate alla necessità di contenere i contagi da Covid-19  hanno provocato un decremento delle giocate che può essere quantificato intorno al 35%  portando la spesa complessiva  a scendere da 19,4 miliardi a 12,5 miliardi di euro.

Attenzione a scommesse illecite

Come possibile immaginare tutto si è spostato nell’ambito giochi e scommesse sul web, portando le scommesse online a crescere del 39%. Le branche del settore più danneggiate dall’epidemia? Sicuramente quella che coinvolge gli apparecchi slot e VLT, scesi del 54% rispetto al 2019: una caduta devastante per un mercato che prima della pandemia era tra i più prolifici del settore. Anche le scommesse, diminuite del 36% e le lotterie e il bingo hanno sofferto le conseguenze delle restrizioni, perdendo il 25% circa rispetto ai numeri del 2019.

La chiusura così prolungata delle sale scommesse e delle sale giochi non ha solamente colpito i lavoratori delle stesse e quelli dell’erario per via dei mancati introiti, ma ha dato spazio ad un fenomeno da combattere al più presto e con tutte gli strumenti necessari: quello delle scommesse illecite.

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