Fabian Cancellara contro tutti. Si attende con questa premessa, che è la convinzione dei più, il prossimo Mondiale di ciclismo in programma sulle strade di Mendrisio, Canton Ticino.
Lo svizzero, già campione nazionale e grande protagonista delle cronometro – nelle quali ha sicuramente una marcia in più rispetto agli altri – è atteso ad una prova maiuscola.
Secondo i bookmakers, Cancellara non ha grandi rivali e, anche gli altri campioni, gli stanno tutti alle spalle. Per la sua vittoria, una quota che vale 7 volte la posta giocata. Le caratteristiche del circuito, non particolarmente complicato nè in grado di impensierire per le alture – parliamo di 262 chilometri complessivi da coprire con 18 giri di una pista che misura 18,3 chilometri – lasciano pensare che la classe e la voglia di fare bene sul circuito amico possano bastare al campione elvetico per avere la meglio e imporsi sugli avversari.
Non è un prologo, ma non è neanche una crono. E’ un’anomalia, come tante altre ce ne saranno in questa edizione numero 96 del Tour de France. Anomalo è il disegno generale, che abbandona la classica forma a Boucle; anomalo sarà anche il lungo sconfinamento fino alla catalana Barcellona; anomala la penultima tappa, che invece di essere contro il tempo vedrà gli atleti confrontarsi fra di loro e con se stessi sull’ascesa del mitologico Mont Ventoux. E speriamo che l’anomalia non si estenda anche ai valori sanguigni dei partecipanti… Dicevamo di un avvio anomalo. Si parte ed arriva infatti, dopo 15,5km (e già questa, per una crono inaugurale, è una notizia), in terra – per così dire – straniera: Principato di Monaco, per la quinta volta nella storia sede di una tappa.