
Parigi saluta la conclusione di quello che è stato, senza timore di smentita, uno dei Tour più brutti degli ultimi anni. Neanche quando Armstrong vinceva, anzi dominava, i suoi 7 giri consecutivi, ci si era annoiati tanto. 3.500km di corsa che è stata vera solo sulle rampe di Verbier, dove Alberto Contador ha costruito la parte più consistente di quel vantaggio che gli è bastato per arrivare in giallo sui Campi Elisi. Per il resto sono state fughe di sconosciuti, volate (6, e Cavedish ne ha vinte cinque) e piccole scaramucce, nulla più. Davvero poco per quella che si considera la corsa più importante del mondo.