Giro d’Italia 2010, Evans e Pellizotti con i favori del pronostico

di Redazione Commenta

 Il Giro d’Italia 2010 riparte con le immagini della scorsa edizione ancora impresse in memoria. La vittoria di Denis Nikolaevič Men’šov (Menchov), il rientro alle corse di Lance Armstrong, le ottime prove degli italiani Danilo Di Luca e Franco Pellizotti che hanno emozionato fino all’ultima tappa e sono stati in grado di chiudere a podio nella classifica generale (secondo Pellizotti e terzo Di Luca).

Nellle intenzioni degli organizzatori (il giro è sempre più rosa, per il contributo essenziale che arriva dagli organizzatori de La Gazzetta dello Sport, ma un po’ meno tricolore) c’è la volontà di coinvolgere nel tracciato alcuni stati europei tra cui l’Olanda, che si vedrà tocccata dai ciclisti in più di una località: appuntamento d’esordio ad Amsterdam, domenica 9 maggio la seconda tappa partirà dalla Museumplein per arrivare a Utrecht.

La terza tappa, che si svolgerà lunedì 10 maggio 2010, porterà il Giro a Middelburg e si avvierà dal quartiere Zuidas. Tutto è già pronto dal punto di vista strutturale, i corridori sono in fase di preparazione e i bookmakers hanno cominciato a farsi vivi. Già in bella evidenza le prime quote relative ai vincitori della prossima competizione, per la quale pare godere dei favori del pronostico l’australiano Cadel Evans che sta in cima alle preferenze degli allibratori.

A ruota, tutti gli altri. E che altri, visto che la maggior parte dei diretti concorrenti di Evans per la vittoria finale sono italiani: a tallonarlo più degli altri c’è Franco Pellizotti che, proprio in virtù dell’ottimo piazzamento dello scorso anno, si gioca a 5,00; in scia c’è Ivan Basso, quotato a 6,00. Più attardati, lo spagnolo Sastre (8,00) e il belga Bredley Wiggins (12,00).

Poche chances di vittoria per due atleti generosi ma scarsamente decisivi nei momenti importanti: Damiano Cunego viene giocato a 15,00 mentre Stefano Garzelli vale 25,00. Tentare la puntata su uno dei due corridori appena citati sarebbe un azzardo che non sentiamo di consigliare a nessuno.

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